Mercoledì 21 aprile 2004, siamo partiti da Roma e siamo andati in gita scolastica a Cerveteri. Il pullman era arrivato presto. Avevamo tanta fame e quindi ci hanno dato il pranzo al sacco.
Abbiamo mangiato al museo, fuori, davanti all'ingresso, dove c'erano tante panchine e in mezzo c'era una fontana così bella che ti veniva solo voglia di sorridere. Finito di mangiare abbiamo visitato il museo; c'erano cento, mille, milioni di oggetti storici che non pensavo neanche che esistessero, per esempio due piccole brocche, una blu e una arancione, spettacolari.
Dopo la bella visita al museo, siamo passati tra le tombe etrusche, ma non siamo entrati, le abbiamo viste da fuori. Siamo andati in una casa dove c'erano due signori molto gentili che ci hanno fatto fare un piccolo lavoro in creta: un cuore con un fiore dentro.
Le necropoli non sembravano proprio "città dei morti", cioè non facevano tanta paura. In ogni tomba c'era un letto femminile e un letto maschile e, raramente, c'erano purtroppo dei letti funebri di bambini. I letti delle femmine e dei maschi erano diversi: sul letto femminile c'era un cuscino triangolare, mentre su quello maschile un cuscino rettangolare.